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Il sogno che divenne luce
Parte ottava
I due uscirono insieme nella neve fresca.
Alla stalla, le renne attendevano impazienti.
«Ballerina, Cometa, Cupido, Donato, Donnola, Freccia, Fulmine, Saltarello, Rudolph!»
La voce di Babbo Natale risuonò allegra nel silenzio del mattino.
«Care amiche, compagne di mille avventure! È ora di ripartire: i nostri amici di Lumia ci aspettano!»
Le renne, dopo un buon riposo e una colazione abbondante, erano pronte.
Il grande sacco dei regali fu sistemato sulla slitta di Franco, parcheggiata davanti alla baita.
Rudolph prese il comando, il naso luminoso a indicare la strada.
La slitta scivolò leggera sulla neve fino al punto indicato nella lettera.
Quando arrivarono, Franco restò senza parole: davanti a lui si apriva un’ampia area addobbata a festa, piena di luci, ghirlande e lanterne colorate.
«Franco, aiutami a portare il sacco dei regali dentro al gazebo» chiese Babbo Natale. «È troppo grande per me da solo!»
Franco non se lo fece ripetere.
Era curioso di scoprire come si potesse organizzare un pranzo di Natale per così tante persone dentro un gazebo così piccolo!
E poi — ammise tra sé — era anche un buon modo per dare un’occhiata, senza doversi rimangiare la promessa di non fermarsi.
Dopo aver sistemato le renne in un’area dedicata, i due sollevarono insieme l’enorme sacco.
Franco notò che, nonostante le dimensioni, non era affatto pesante. “Chissà che trucco c’è dietro,” pensò sorridendo.
Appena varcarono l’ingresso, Babbo Natale fece la sua entrata trionfale:
«Oh! Oh! Oh! Buon Natale a tutti!»
Franco rimase a bocca aperta.
Dentro il tendone, lo spazio sembrava moltiplicato: tavoli imbanditi, un grande albero decorato, centinaia di persone che ridevano e si salutavano.
Gli abitanti di Lumia si voltarono verso l’ingresso e, per un istante, restarono in silenzio. Poi, riconoscendo Franco, gli andarono incontro con sorrisi e abbracci calorosi.
Era passato tanto tempo dall’ultima volta che si erano visti.
Quell’atmosfera familiare gli fece tremare la voce e brillare gli occhi.
Babbo Natale, vedendolo così commosso, comprese che era arrivato il momento del suo secondo dono:
la felicità di ritrovarsi con le persone care.
Non lontano, Sabrina guardava la scena insieme al papà.
«Papà, chi sono quei signori?»
«Sono i fratelli di Franco, il signore che è arrivato con Babbo Natale. Non li vedevo da tantissimo tempo… è incredibile che siano venuti!»
«Io non conosco il signor Franco» disse la bambina, «ma guarda come sono felici! Anche loro non si vedevano da tanto?»
«Credo proprio di sì, tesoro» rispose il padre sorridendo. «Più che un dono, quest’anno Babbo Natale ha fatto una vera magia.»
Franco si era finalmente ricongiunto con i suoi fratelli, le loro famiglie e i nipoti.
Parlarono, risero, si abbracciarono più volte.
Tutto ciò che avevano perso negli anni tornò a vivere in quei gesti semplici.
Quella sera, Franco riscoprì la gioia di essere circondato dalle persone che amava.
Ritrovò il desiderio di festeggiare il Natale e ricevette il suo dono più grande:
la speranza di un futuro migliore.
🎁 Auguro a tutti di lasciarci coccolare dal calore dei ricordi, di essere circondati dalle persone che amiamo e di vivere un anno nuovo meraviglioso!
Buon Natale!